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martedì 26 maggio 2009

dal palco di Liverpool



Dopo oltre un mese di viaggio...sbarco per la prima volta in UK o Gran Bretagna fate voi. In bus da Amsterdam sarebbero state oltre 15 ore compreso di traghetto o eurotunnel, al "volo" abbiamo recuperato un'offerta low coast. Destinazione Liverpool!
Ad attenderci Gianni Bianchini, che non è esattamente di Liverpool, anzi per niente, vive e lavora giocando e fotografa modelle per passione...emmh...
Ci viene a prendere all'aeroporto che sembra più uno scalo d'altri tempi e d'altri luoghi per organizzazione e file. In confronto alla pulizia e all'efficienza ad Amsterdam non c'è paragone!
L'host per la serata del pane, invece, è Ruth una ragazza canadese, che studia in questa città.


Qui, la prima sera è stata troppo sconvolgente per me, le vie straripavano di giovani e giovanissimi alle prese con il loro divertimento preferito: bere!
Capisco il freddo....anche se andavano mezzi nudi dentro e fuori dai locali in una serata fredda. Sembra essere lo "sport" più praticato oltre Manica, che in modo trasversale coinvolge classi e generazioni! Questo resta un paese che riesce ad "assorbire" ad "offrire" vari estremi e svariate possibilità anche e nonostante la crisi! Sarà, ma non riesco a provare attrazione, la stessa che ho già provato in altri paesi, in altre città. Grazie Tea!



dall'e-mail di Dino del 2 giugno...



"
a mio avviso, sulla città di liverpool si poteva spendere quache riga in più, non fosse altro perchè, da quel luogo circa 40 anni fa, nascevano varie forme rivoluzionali e non solo musicali, esportate poi in tutto il mondo. Lo scorso anno liverpool è stata nominata capitale della cultura europea, ma non essendoci stato non posso commentare nulla.

A parte questo, qui in italia voi vagabondi ....non ci siete,.....e vi state risparmiando il solito bombardamento pre-elettorale ma soprattutto le marachelle da soap-opera del nostro (come lo chiama grillo) psico-nano .
A presto un abbraccio anche a Vittorio
Dino
"
(...)

sabato 23 maggio 2009

Amsterdam: rituals...


Amsterdam....emmmh...da dove comincio, potrei parlarvi di tutte le volte che mi hanno parlato di questa citta' ma non lo faro', potrei parlarvi, di deja vu', del gia' fatto, del gia' accaduto, gia' sentito, ripetuto, riprodotto e di tutti i luoghi comuni che altri prima di noi e ancora prima di voi, di loro, di tutti, della notte dei tempi, dei primi profeti e degli ultimi idioti, saccenti, egocentrici, partiti e chissa' se mai arrivati...dei maestri delle vite degli altri, eccetera...eccetera... ma non lo faro', vi parlero'...o meglio vi scrivero' due righe...le ultime due righe che posso e che voglio darvi ora, qui, adesso.

Ok parto dalla fine...Il furgone che ci ha portato alla stazione era tutto un delirio, si e' viaggiato tra una cucina e quattro sedie di plastica dove sedersi. Il tipo che guida il furgone e' fuori....o quasi! A fare da accompagnatrice c'e' una tipa che ammicca, sorride e bacia il conducente "dreddato", alla fine della corsa ci ringrazia e ci manda tutti a quel posto!


Di personaggi simili al Damoclash era zeppo, tra chi improvvisava uno spettacolo, dj per ogni taglia, chi preparava pizze, chi arrostiva la bistecca alla russa con un aggeggio tipo fiamma ossidrica ed affianco uno scultore/saldatore terminava il proprio lavoro, chi girava con telefonini da collezione e chi (quasi) naturalmente faceva il pane!!!


I ragazzi di casarobino hanno fatto il loro pane li', in quel viale che porta al capannone pieno di sculture, manufatti recuperati, camper e barche lasciate alla ruggine del tempo, come monumenti. Siamo andati via prima di tutti, mentre arrivava la gente. (coitus-interruptus)
(...)
Grazie Robin, Valentina, Rene', Giorgio.... grazie alla memoria che mi toglie i nomi delle persone che per 3 o 4 giorni sono stati hostingredient dei quasi 20+10 kg di pane impastato, cotto e mangiato, quando il forno non ha tradito.

Amsterdam ha offerto una varieta' umana piacevole e senza filtro, diretta.



giovedì 21 maggio 2009

casarobino conferma a casarobino...org

Pasta Madre! from Casa Robino on Vimeo.

dal blog di casarobino...org

wanted: 20 kilo of organic flouer
e non flower...
(altrimenti....come hanno scritto in un commento a Valentina... arrivano 20 kg. di tulipani)


Learn how to make people-bread: bread made by you, your hands and an oven.

Pasta Madre,

a traveling circus of 2 south-italians spreading the joy of bread around Europe. Traveling with *sourdough for bread*, they extend the sharing of bread day by day with their Pasta Madre (mother sponge) while new sourdough is extended through mixing with the existing one. Through spreading the joy of sourdough bread they create new connections between people and our food cultures.

(* Sourdough is a dough containing a lactobacillus culture, usually in symbiotic combination with yeasts. Sourdough bread is made by using a small amount (20-25 percent) of starter dough (sometimes known as "the mother sponge"), which contains the culture, and mixing it with new flour and water, check http://en.wikipedia.org/wiki/Sourdough )

Learn how to make people-bread, not by a machine but by you, with hands and oven. Learn it with the traveling Pasta Madre and come at Damoclash this Saturday, at Georgio's on Friday (starting at three pm) or at the open casa dinner tonight.

Here we trust in spontaneity, in disorganising and the wealth of sharing. Spontaneity lies in the fact that nothing was planned, disorganisation in the fact that we are looking for each of you bringing some eco-flower (we need at least 20kg spread over the days), two or more big glass bowls and an OVEN (for today and Friday). And we trust that it will happen.

And make at home, or bring ingredients along for cremes on top of bread. think baba ganush, humus, guakamole, tomatos and basil (aka bruschetta) etc.

Join, initiate, create, learn, share, bake.

casarobino.org

domenica 17 maggio 2009

il canto di Essen fin dentro le case di Dendermonde



E' stato bello addormentarsi l'ultima notte ad Essen. E' stato bello risvegliarsi, sentire la casa che sonnecchiava ancora, mentre ci si preparava per una nuova partenza per un nuovo addio che è sempre solo un "a presto"! L'altra sera pioveva, ma la serata del pane è stata molto piacevole. Nella casa scorazzavano una decina di bambini, diverse mamme ed alcuni papà! Il nome più diffuso era Maria, tra chi con origini italiane e chi no. Anche qui era rappresentata parte di mondo. Non ricordo tutti i nomi degli amici, magari lo potrà fare meglio Marta, la nostra cara host che è stata generosa e grandiosa nell'organizzare in un paio di giorni una splendida serata.
Oltre a Rainar a "sostenere" l'iniziativa c'era Maria l'esoterica maestra di yoga, Lira la giovane albanese, conosciuta la prima sera al Golden Bar e che aprirà a breve il suo ostello nel centro di Tirana, la cantante Maria Costanza Tucci, "scappata" si fa per dire, dalla Puglia con il suo compagno musicista Paolo Dinuzzi. Di Essen non potrò dimenticare la voce della bella Maria Garcia Lora con quel suo meraviglioso sorriso. Hoy y ahora???
(...)



E così siamo arrivati a Dendermonde, dopo qualche ora di Bus ed un treno che dalla stazione di Bruxelles ci ha portati tra le le case e i giardini di un tranquillissimo villaggio Fiammingo. Sono le 3 del pomeriggio quando arriviamo, ci inoltriamo tra le case e le anatre, dopo qualche centinaio di metri di silenzio, come nel più classico dei film dell'orrore ci sentiamo osservati dalle finestre delle case, mentre attraversiamo il paese senza incontrare anima viva....anzi, no un signore anziano in bicicletta...forse è un allucinazione...in realtà quel signore non esiste, è solo frutto della nostra fantasia. O è già morto da anni!? Vabè...scherzo! Fine dell'incubo!

Ad aspettarci, invece, c'è una coloratissima, festosa e straordinaria giovane famiglia con 4 o 5 figli...non li ho ancora contati tutti, dove la casa è a dimensione di bambino, tutti gli spazi sono occupati dai piccoli e anche quando Enea, la più piccina, imbratta e colora sulla tela del padre appena finita....si sorride! Che gioia! Loro sono Lieke e Peter non ho ben capito di cosa si occupano, e forse m'interessa poco, so solo che la loro casa è aperta agli altri. Più educativo di così...


venerdì 15 maggio 2009

Essen...brot mit anderen...aus der Mine!!!

A casa di Marta si dorme se vai a letto mentre gli altri bimbi vanno a letto! Ed i pargoli restano belli, quando sono degli altri e li vedi massimo una o due volte l'anno per qualche ora appena. Mi rendo conto che non ho ancora tutta la pazienza necessaria per loro! Ma poi chissá...



Siamo ad Essen, cittá delle miniere trasformate in musei e spazi per la cultura e l'intrattenimento, e piú precisamente nel quartiere che chiamano Amsterdam. Marta vive qui con i suoi figli, trasferita dallItalia qualche anno. Lavora e fa la mamma, e non é poco! Giú abbiamo conosciuto Maria, tutta yoga e natura, anche lei mamma che come tante si ritrovano al parchetto sotto casa vicino al Gold Bar, una cosa a meta' tra la pop art ed il rigattiere, ti siedi, ti metti a tuo agio ...una chiacchiera e butti un'occhio ai piccoli mentre si riempiono di sabbia le tasche, le scarpe, le orecchie. Si arrampicano sugli alberi, vanno al chioschetto degli indiani, strillano, piangono, corrono per la tranquillitá del caffé letterario, in perfetto stile italiano, gestito da due sorelle turche dove Marta al mattino ci lavora.

Il pane cresce, Marta ha invitato mezza Essen e se solo fuori smettesse di piovere, potremmo dividerlo lí, fuori al parco. Ma cosí non sembra, credo che alla fihne resteremo chiusi tra due appartamenti tra gente che viene e che va! Giá suonano alla porta mentre gli odori riempiono la casa...

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martedì 12 maggio 2009

Berlino: l´est si fa ovest



Un po´ storditi s´é vagato per la stazione dove un cammello leggeva sulle scale il suo giornale! Pubblicitá. Succede! Siamo arrivati a Berlino giovedí scorso (7 maggio).
Al mattino mi son svegliato di buon ora (si fa per dire), docciato, sbarbato e uscito dal numero dieci della Habsburger Strasse. Anche qui c´é primavera, al Raza non termino il mio lunghissimo caffé corretto al latte per tornare alla Big Pink House e cercare le indicazioni del BioLab ed acquistare, cosí, qualche chilata di farina biologica.
(...)


Al Caravan tutto é andato per il meglio. La pasta cresce e questa volta la "tecnica" un po´ per caso un po´ per caparbia é stata quasi "religiosa"!
Le 40 persone previste, fortunatamente, non si son viste...saremo stati una trentina tra chi dormiva, chi andava e chi arrivava. A Schönhauser il Caravan é un progetto sulla convivenza, la condivisione ( http://berlin.projectvolunteering.net ). Siamo arrivati dopo aver attraversato la città con circa 6 kg di pasta/pane in lievitazione posto su due tavole . Coperto. Proprio come facevano le donne del paese che portavano il pane al forno dietro casa! Ad accompagnare l´insolita e gioiosa "processione" tra la gente nella Ubahn, c´é Manuel un giovane musicista livornese, Viki la studentessa tedesca e Trevor giovane compositore newyorkese che ci accompagna con il suo okulele, suona e canta, da casa a casa, per favorirne la crescita. Della Big Pink House manca solo Mary (il nostro contatto CS) ed Àlvaro. A proposito...where is Àlvaro???


La cosa piú curiosa era Berlino che ci guardava e sorrideva....nulla di strano per questa cittá "incredibilmente normale" e in movimento dall´89 ad oggi, ha visto abbattere muri (che in italia si vorrebbero erigere...(ma cercheró di evitare la depravazione itali-di-ota per il momento, che troppo desolantemente degenera).

Quasi tutta la gente incontrata a Berlino ha scelto questa cittá proprio per la sua apertura, per la sua multiculturalitá, per la possibilitá di confronto che offre e per un fermento che si rinnova ed ancora recitivo.

Ma tutta la poesia, qui/oggi, finisce tra le bancarelle dei coloratissimi e profumati mercatini.
Siamo su quel confine ad est che si é fatto ovest: occidente! Ben tornati a casa!!!
In fondo Berlino me l´aspettavo cosí come l´ho vista...tra milanesi del fine settimana, iniziative ed esperimenti sociali che resistono alla massificante realtá del consumo.

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È l´ultimo giorno berlinese e di cose da scrivere ce ne sarebbero ancora tante come quell´italiano che l´altro giorno ha cacciato e preso a male parole due ragazze che si baciavano fuori dalla sua gelateria, in un quartiere residenziale tra i piú carini e tranquilli di Berlino. Schoeneberg straripa di locali, localini, ristoranti, negozi di vario genere ed antiquari.
Qui vive la piú grossa comunitá gay/lesbo d´Europa! In una cittá governata da un sindaco gay! Povero gelataio italiano... il giorno dopo s´é ritrovato su tutti i giornali, con una manifestazione/presidio gay/lesbo che si baciava... proprio fuori dalla sua attivitá! L´aria puzzolente dell´italia é soffiata per un attimo anche nella Berlino che festeggia i vent´anni della caduta di quel muro!!!

Per fortuna che l´ultimo pane é sempre piú buono! Anche quello fatto alla Big Pink House diviso tra i suoi host, i suoi guest ed altre genti a dividere il pane. Céra Anna che ci ha dato una mano, Angelo che si é trasferito prima del muro ed ha vissuto tutti i cambiamenti della cittá. Lo abbiamo sempre chiamato Spirito Libero per riconoscerlo tra i tanti "angeli", vive nel quartiere con le palazzine piú multietniche della cittá e d´Europa, forse del mondo: 40 nazionalitá diverse in 500 appartamenti. Alto esempio di convivenza civile! C´era anche una ragazza della Martinica ed un´altra che non ne ricordo la provenienza. Massimo, altro italiano in trasferta, che gestisce una guesthouse e Paul, altro ragazzo statunitense. Altro porto in mare aperto.La serata é andata a finire con gli ultimi pezzi di pane alle noci, sacrificato piacevolmente in un barattolo di cioccolata. L´ultimo chilo dei 6 sfornati é stato portato ad una bambina appena nata!

Ma di gente a Berlino ne abbiamo conosciuta tantissima,
Liljana
la ragazza Bosniaca e le cantate divine di Brana la serba che bastava dargli due parole in italiano che partiva...del tipo "fragola e limone" diventavano canzone. Ilaria, la gentilissima ricercatrice catanese che ci ha accompagnato per un paio di giorni, Luciano il ragazzo rumeno del Caravan, Tessa, Trevor/Coll (altro statunitense) e Kirstin, la giornalista Tedesca che sogna di coltivare i capperi a Salina, che mi ha raccontato la cittá del muro
e la sua amata Berlino multiculturale dell´arte, dei diritti, delle possibilitá!!!

(...)

sabato 9 maggio 2009

Berlino chiama...


...Roma precipita, Milano degenera, Napoli arranca....e così via. L'Italia migliore se non resta a casa, ricerca, studia, lavora e vive fuori. Fuori dalla follia dell'italia piccola piccola, media, ma soprattutto mediocre, che si chiude su se stessa, flette e collassa nel peggio dello stereotipo itali(di)ota.
A chi ho incontrato durante la preparazione di [pastaMadre], ripetevo instancabilmente le stesse cose: qui non c'è futuro. L'unico modo per combattere questa deprorevole condizione è l'apertura. Apro la mia casa allo "sconosciuto" che si fa ospite e intanto vado a fare il pane nelle case della gente.


Berlino chiama con le sue campane in un giorno normale, dove tutto è normale, dove non c'è bisogno dello scontrino alla cassa, dove un albero con un nido diventa area protetta, dove le auto si fermano alla vista del pedone, che (nonostante tutto) accade anche nei paesi dell'est! Bene! Anzi, male!!! Male per un paese che non riesce a liberarsi della parte marcia e, con buona parte, già incancrenita. Male per le generazioni future che vivranno negli e/orrori dei loro padri e ne risponderanno. Male per i nostri nonni che hanno pagato col sangue la liberazione di questo popolo che si diceva gen(uin)iale... e questa terra generosa. Male per i nostri corsi e ricorsi nella storia e per una ciclica involuzione.

Berlino insegna e l'America sogna!
Il pane buono fuori dall'italia!!!

giovedì 7 maggio 2009

Warszawa Centralna, la vittoria di Autocad!



E' stata una sensazione strana, arrivare a Varsavia....molto strana! Si, perche' lasciavamo un'esperienza intensa: quella bella di Lodz. Di quella casa cosi' "normale" da assumere subito dopo, la forma piu' eccellente dell'esperienza polacca di pastaMadre, mia, nostra. Sylwia e' nella nostra "pasta"... Anita, Mateus e tutta la gente incontrata e' nei condimenti!!!
Di Varsavia, ricordero' le persone: l'energia di Sebastian e Agata, la disponibilita' di Tomas e Justina... tutto il resto e' stato un viaggio attraverso le linee dell'era socialista ma soprattutto quelle di Autocad!
Attraversare l'abitare, dove l'occidentalizzazione di questa parte d'Europa passa, inevitabilmente, da un appiattimento all'altro.

Le differenze diventano un buon momento a scopo turistico, fanno bella mostra di se, consumabile!

(...)

Non so esattamente cosa provo in questo momento...forse saro' confuso come per ogni partenza, il pane resta buono e tutta la "malincolia" attraversata in questo pezzetto di mondo mi affascina quando non e' completamente sopraffatta da forme anonime, mode e quant'altro.
Forse perche' quella malinconia nasconde qualcosa di piu' romantico e l'arte quando e' manifesta lo dimostra. Puo' essere anche che, alle volte, la disperazione porti ad una dimensione visibile solo dopo aver attraversato a piedi nudi la stessa disperazione dell'essere umano! E Tornero' ancora su i miei passi!

lunedì 4 maggio 2009

e di nuovo cambio casa



Sylwia ci ha aspettati fino a tarda sera sull'altro marciapiede della stazione di Łódź Fabryzcna, dopo che noi da Varsavia s'è persa la coincidenza, causa spaesamento cronico dopo 9 ore di treno e ad altri giorni viaggiati.
Come arriva il treno ci accoglie con un abbraccio, proprio come vorrebbe essere accolto un viaggiatore! Lei è stata grande! Non avevo dubbi!
L'ho conosciuta lo scorso anno attraverso l'Hospitality Club, una delle prime forme in rete per lo scambio ospitalità. Una domanda, un'informazione del tutto casuale..."oooo losie"
Abbiamo mantenuto il contatto e sin da subito ha coltivato, sostenuto e incitato al viaggio della pastaMadre. In una di quelle sere depresse della Valle d'inverno, proprio lei, con il suo italiano buono, mi esortava scrivendo tra una faccina e qualche accento in meno...dai...vai!

Sotto casa, ad attenderci, c'era anche Anita, sempre sorridente ed apprendista farmacista!
Per cena una zuppa tipica che solitamente viene consumata di buon mattino prima di affrontare le gelide giornate polacche. L'ha preparata per noi il fratello maggiore, Cristiano, sposato con la dolce Carolina, padre e madre di due figli. Sylwia condivide la stessa casa, dove studia e lavora, in tasca una laurea in sociologia, una seconda avviata in psicologia, qualche master... arriva l'estate e cerca di trovare un lavoro in Italia per pagarsi gli studi.
Minuta...straripa d'energia!
Altri bellissimi giorni trascorsi con una persona meravigliosa, in una città che inizialmente appariva svuotata della sua gente malinconica per poi riscoprirla densa di segni e testimonianze di un passato recente ricchissimo di arte e cultura. Łódź è stata in fermento per tantissimi anni, poi guerre, deportazioni di massa, son riusciti quasi ad inchiodarla su se stessa. Ecco, Łódź può apparire come un corpo ferito e malato che cerca di rialzarsi, nonostante oggi, litri di birra e vodka l'attraversano e fanno il resto...speriamo non anneghi, anzi.
Ma prima o poi vi scriverò del pane di segale...

Si stava bene da Sylwia a Łódź, tanto che stamattina abbiamo perso il treno per Varsavia!
Insomma, abbiamo trovato una bella primavera ed accolti e coccolati nel suo tepore.
Ci ha accompagnati alla stazione, ci siamo salutati più volte. Sempre i soliti silenzi accompagnano gli addii che magari si trasformano in arrivederci....o nei sarà quel che sarà.
Questo viaggio è anche suo!








venerdì 1 maggio 2009

il treno per Łódź


Viaggiando via terra, le cose più assurde capitano nelle stazioni ferroviarie! Il mio inglese sarà pessimo, ma riesco a contare fino a dieci e riesco, fortunatamente, ad aiutarmi anche con le dita delle mani: 1, 2, 3.... Two tickets son two tickets!!! Credo sia una di quelle cose che capitano spesso. Il treno che ci porta a Łódź porta con se la sua fatina vestita di bianco. Che classe! Tutta addobbata da chincaglierie varie ma coordinate. Che portamento. Porta i suoi settant'anni con così tanta disinvoltura, quasi come indossa il suo cartier al polso (o qualcosa del genere) o come maneggia i suoi due telefonini, ma è lei che mi ha colpito più che il suo arredo ornamentale! Wow!!! Fa una lunga telefonata, mette gli occhiali, apre un libro, se lo sfoglia prima come se fosse incuriosita. Poi inizia a scriverci sopra, sottolineare, scarabocchia e prende appunti. Potrebbe anche essere un'anziana scrittrice che si riguarda un lavoro appena finito, fresco di stampa. Chissà....molto barocca, ecco....è la fatina un po' barocca di Łódź!

Arriviamo che son passate le 22,00 dopo aver perso il primo treno utile da Varsavia, Sylwia ci aspetta sul binario opposto. Cena, chiacchiere e visi gioiosi.

Al mattino son le voci a svegliarmi, colazione abbondante, prosciutti, formaggi, uova, pane e burro, salsa di rafano, latte acido e té. Qui rischiamo di restarci!!!
Avrei da scrivere tanto altro ancora, ma non credo riuscirò a trascrivere tutto quello già appuntato sul mio blocco! Per il momento accontentatevi di queste note sparse e un po' confuse. Si, proprio come me!