...Roma precipita, Milano degenera, Napoli arranca....e così via. L'Italia migliore se non resta a casa, ricerca, studia, lavora e vive fuori. Fuori dalla follia dell'italia piccola piccola, media, ma soprattutto mediocre, che si chiude su se stessa, flette e collassa nel peggio dello stereotipo itali(di)ota.
A chi ho incontrato durante la preparazione di [pastaMadre], ripetevo instancabilmente le stesse cose: qui non c'è futuro. L'unico modo per combattere questa deprorevole condizione è l'apertura. Apro la mia casa allo "sconosciuto" che si fa ospite e intanto vado a fare il pane nelle case della gente.
Berlino chiama con le sue campane in un giorno normale, dove tutto è normale, dove non c'è bisogno dello scontrino alla cassa, dove un albero con un nido diventa area protetta, dove le auto si fermano alla vista del pedone, che (nonostante tutto) accade anche nei paesi dell'est! Bene! Anzi, male!!! Male per un paese che non riesce a liberarsi della parte marcia e, con buona parte, già incancrenita. Male per le generazioni future che vivranno negli e/orrori dei loro padri e ne risponderanno. Male per i nostri nonni che hanno pagato col sangue la liberazione di questo popolo che si diceva gen(uin)iale... e questa terra generosa. Male per i nostri corsi e ricorsi nella storia e per una ciclica involuzione.
Berlino insegna e l'America sogna!
Il pane buono fuori dall'italia!!!
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