Un po´ storditi s´é vagato per la stazione dove un cammello leggeva sulle scale il suo giornale! Pubblicitá. Succede! Siamo arrivati a Berlino giovedí scorso (7 maggio).
Al mattino mi son svegliato di buon ora (si fa per dire), docciato, sbarbato e uscito dal numero dieci della Habsburger Strasse. Anche qui c´é primavera, al Raza non termino il mio lunghissimo caffé corretto al latte per tornare alla Big Pink House e cercare le indicazioni del BioLab ed acquistare, cosí, qualche chilata di farina biologica.
Al mattino mi son svegliato di buon ora (si fa per dire), docciato, sbarbato e uscito dal numero dieci della Habsburger Strasse. Anche qui c´é primavera, al Raza non termino il mio lunghissimo caffé corretto al latte per tornare alla Big Pink House e cercare le indicazioni del BioLab ed acquistare, cosí, qualche chilata di farina biologica.
(...)
Al Caravan tutto é andato per il meglio. La pasta cresce e questa volta la "tecnica" un po´ per caso un po´ per caparbia é stata quasi "religiosa"!
Le 40 persone previste, fortunatamente, non si son viste...saremo stati una trentina tra chi dormiva, chi andava e chi arrivava. A Schönhauser il Caravan é un progetto sulla convivenza, la condivisione ( http://berlin. projectvolunteering.net ). Siamo arrivati dopo aver attraversato la città con circa 6 kg di pasta/pane in lievitazione posto su due tavole . Coperto. Proprio come facevano le donne del paese che portavano il pane al forno dietro casa! Ad accompagnare l´insolita e gioiosa "processione" tra la gente nella Ubahn, c´é Manuel un giovane musicista livornese, Viki la studentessa tedesca e Trevor giovane compositore newyorkese che ci accompagna con il suo okulele, suona e canta, da casa a casa, per favorirne la crescita. Della Big Pink House manca solo Mary (il nostro contatto CS) ed Àlvaro. A proposito...where is Àlvaro???
La cosa piú curiosa era Berlino che ci guardava e sorrideva....nulla di strano per questa cittá "incredibilmente normale" e in movimento dall´89 ad oggi, ha visto abbattere muri (che in italia si vorrebbero erigere...(ma cercheró di evitare la depravazione itali-di-ota per il momento, che troppo desolantemente degenera).
Quasi tutta la gente incontrata a Berlino ha scelto questa cittá proprio per la sua apertura, per la sua multiculturalitá, per la possibilitá di confronto che offre e per un fermento che si rinnova ed ancora recitivo.
Ma tutta la poesia, qui/oggi, finisce tra le bancarelle dei coloratissimi e profumati mercatini.
Siamo su quel confine ad est che si é fatto ovest: occidente! Ben tornati a casa!!!
In fondo Berlino me l´aspettavo cosí come l´ho vista...tra milanesi del fine settimana, iniziative ed esperimenti sociali che resistono alla massificante realtá del consumo.
Le 40 persone previste, fortunatamente, non si son viste...saremo stati una trentina tra chi dormiva, chi andava e chi arrivava. A Schönhauser il Caravan é un progetto sulla convivenza, la condivisione ( http://berlin.
La cosa piú curiosa era Berlino che ci guardava e sorrideva....nulla di strano per questa cittá "incredibilmente normale" e in movimento dall´89 ad oggi, ha visto abbattere muri (che in italia si vorrebbero erigere...(ma cercheró di evitare la depravazione itali-di-ota per il momento, che troppo desolantemente degenera).
Quasi tutta la gente incontrata a Berlino ha scelto questa cittá proprio per la sua apertura, per la sua multiculturalitá, per la possibilitá di confronto che offre e per un fermento che si rinnova ed ancora recitivo.
Ma tutta la poesia, qui/oggi, finisce tra le bancarelle dei coloratissimi e profumati mercatini.
Siamo su quel confine ad est che si é fatto ovest: occidente! Ben tornati a casa!!!
In fondo Berlino me l´aspettavo cosí come l´ho vista...tra milanesi del fine settimana, iniziative ed esperimenti sociali che resistono alla massificante realtá del consumo.
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È l´ultimo giorno berlinese e di cose da scrivere ce ne sarebbero ancora tante come quell´italiano che l´altro giorno ha cacciato e preso a male parole due ragazze che si baciavano fuori dalla sua gelateria, in un quartiere residenziale tra i piú carini e tranquilli di Berlino. Schoeneberg straripa di locali, localini, ristoranti, negozi di vario genere ed antiquari.
Qui vive la piú grossa comunitá gay/lesbo d´Europa! In una cittá governata da un sindaco gay! Povero gelataio italiano... il giorno dopo s´é ritrovato su tutti i giornali, con una manifestazione/presidio gay/lesbo che si baciava... proprio fuori dalla sua attivitá! L´aria puzzolente dell´italia é soffiata per un attimo anche nella Berlino che festeggia i vent´anni della caduta di quel muro!!!
Per fortuna che l´ultimo pane é sempre piú buono! Anche quello fatto alla Big Pink House diviso tra i suoi host, i suoi guest ed altre genti a dividere il pane. Céra Anna che ci ha dato una mano, Angelo che si é trasferito prima del muro ed ha vissuto tutti i cambiamenti della cittá. Lo abbiamo sempre chiamato Spirito Libero per riconoscerlo tra i tanti "angeli", vive nel quartiere con le palazzine piú multietniche della cittá e d´Europa, forse del mondo: 40 nazionalitá diverse in 500 appartamenti. Alto esempio di convivenza civile! C´era anche una ragazza della Martinica ed un´altra che non ne ricordo la provenienza. Massimo, altro italiano in trasferta, che gestisce una guesthouse e Paul, altro ragazzo statunitense. Altro porto in mare aperto.La serata é andata a finire con gli ultimi pezzi di pane alle noci, sacrificato piacevolmente in un barattolo di cioccolata. L´ultimo chilo dei 6 sfornati é stato portato ad una bambina appena nata!
Ma di gente a Berlino ne abbiamo conosciuta tantissima,
Liljana la ragazza Bosniaca e le cantate divine di Brana la serba che bastava dargli due parole in italiano che partiva...del tipo "fragola e limone" diventavano canzone. Ilaria, la gentilissima ricercatrice catanese che ci ha accompagnato per un paio di giorni, Luciano il ragazzo rumeno del Caravan, Tessa, Trevor/Coll (altro statunitense) e Kirstin, la giornalista Tedesca che sogna di coltivare i capperi a Salina, che mi ha raccontato la cittá del muro e la sua amata Berlino multiculturale dell´arte, dei diritti, delle possibilitá!!!
Qui vive la piú grossa comunitá gay/lesbo d´Europa! In una cittá governata da un sindaco gay! Povero gelataio italiano... il giorno dopo s´é ritrovato su tutti i giornali, con una manifestazione/presidio gay/lesbo che si baciava... proprio fuori dalla sua attivitá! L´aria puzzolente dell´italia é soffiata per un attimo anche nella Berlino che festeggia i vent´anni della caduta di quel muro!!!
Per fortuna che l´ultimo pane é sempre piú buono! Anche quello fatto alla Big Pink House diviso tra i suoi host, i suoi guest ed altre genti a dividere il pane. Céra Anna che ci ha dato una mano, Angelo che si é trasferito prima del muro ed ha vissuto tutti i cambiamenti della cittá. Lo abbiamo sempre chiamato Spirito Libero per riconoscerlo tra i tanti "angeli", vive nel quartiere con le palazzine piú multietniche della cittá e d´Europa, forse del mondo: 40 nazionalitá diverse in 500 appartamenti. Alto esempio di convivenza civile! C´era anche una ragazza della Martinica ed un´altra che non ne ricordo la provenienza. Massimo, altro italiano in trasferta, che gestisce una guesthouse e Paul, altro ragazzo statunitense. Altro porto in mare aperto.La serata é andata a finire con gli ultimi pezzi di pane alle noci, sacrificato piacevolmente in un barattolo di cioccolata. L´ultimo chilo dei 6 sfornati é stato portato ad una bambina appena nata!
Ma di gente a Berlino ne abbiamo conosciuta tantissima,
Liljana la ragazza Bosniaca e le cantate divine di Brana la serba che bastava dargli due parole in italiano che partiva...del tipo "fragola e limone" diventavano canzone. Ilaria, la gentilissima ricercatrice catanese che ci ha accompagnato per un paio di giorni, Luciano il ragazzo rumeno del Caravan, Tessa, Trevor/Coll (altro statunitense) e Kirstin, la giornalista Tedesca che sogna di coltivare i capperi a Salina, che mi ha raccontato la cittá del muro e la sua amata Berlino multiculturale dell´arte, dei diritti, delle possibilitá!!!
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